
Come abbiamo anticipato in apertura, uno dei punti più attesi della riforma è la revisione delle regole sulla malattia dei dipendenti e sulle visite fiscali di controllo dell’INPS. Attualmente, in caso di malattia del dipendente, il regime delle visite fiscali prevede due diversi sistemi:
per i dipendenti statali e degli enti locali le fasce di reperibilità, per l’intera settimana, festivi compresi, vanno dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00;
per i lavoratori del settore privato la reperibilità (per tutta la settimana, festivi compresi) va invece dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00.
Dal 1° settembre, invece, l’Inps rinnoverà la convenzione per le visite fiscali. Il decreto dovrebbe allineare gli orari di reperibilità nel pubblico e nel privato. In pratica, mentre la disponibilità, per i lavoratori privati, è pari a 4 ore, per i dipendenti pubblici è pari a 7 ore. Il divario dovrebbe essere superato stabilendo una fascia oraria uguale per tutti, probabilmente non inferiore alle 7 ore, per garantire un maggior numero di controlli. Anche i casi di esonero della visita fiscale verranno unificati.
Inoltre, dal 1° settembre la competenza sulle visite fiscali ai dipendenti pubblici che si assentano per malattia tornerà in capo all’Inps, superando la situazione attuale in cui la mancata effettuazione delle visite è giustificata dalle Asl con l’assenza di fondi.
Infine il medico fiscale potrà passare anche tre volte nell’arco dello stesso periodo di malattia.
A guidare il nuovo sistema sarà comunque un decreto attuativo, da varare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della riforma.