
A
riferirlo è il segretario generale del sindacato S.PP. Aldo Di Giacomo: “Non
siamo per nulla sorpresi
dall’episodio. Il voler rieducare a tutti i costi talvolta non porta a niente e ciò a maggior ragione in un
sistema che fa acqua da tutte le parti. È una beffa alle vittime dei reati e allo stesso tempo l’ennesimo episodio
di violenza ai danni di chi indossa l’uniforme che va a testimoniare la dignità e l’incolumità dei Poliziotti continuamente “prese di mira” sia
all’interno che all’esterno delle mura. Ci aspettiamo una pena esemplare per l’autore del fatto e che vada a
cancellare il percorso intrapreso e
concluso del tutto fallimentare. Anche per questo motivo riteniamo che la
figura del Garante dei Detenuti vada
abolita e sostituita con quella del Garante della Pena: una figura che anziché gridare di volta in
volta “tana libera tutti”, utilizzando le evidenti ed inumane condizioni detentive per chiedere continui interventi
atti a fare uscire più detenuti
possibili, in uno Stato civile dovrebbe essere garantito a tutti i detenuti di scontare la pena in modo degno e al
contempo che sia garantita la piena esecuzione
della stessa e, come nel caso di specie, il fine “supremo” della rieducazione.”