Molise: Segretario generale Sindacato di Polizia Penitenziaria S.PP in sciopero della fame.
Il segretario generale del Sindacato di Polizia penitenziaria S.PP. Aldo Di Giacomo, è in sciopero della fame dall'11 ottobre per sensibilizzare il mondo della politica sul grave problema della giustizia e del sovraffollamento carcerario, dall'inizio dell'anno sono morti nelle carceri Italiane 90 detenuti e si sono suicidati 7 poliziotti penitenziari
Il Segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria S.PP., Aldo Di Giacomo (da tredici giorni in sciopero della fame), il quale ha detto che «il sovraffollamento non è nient’altro che la parte terminale di una giustizia malata viste le 178mila prescrizioni e i 9 milioni e mezzo di processi penali l’anno». Per Di Giacomo servono «riforme strutturali» che aiuterebbero il lavoro degli agenti penitenziari, alla luce del fatto che «dal 2000 ad oggi si sono suicidati 110 poliziotti, 7 solo dall’inizio del 2013»
Alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La informo che da venerdì 11 ottobre ho iniziato uno sciopero della fame per sensibilizzare il mondo della politica sull’insostenibile sovraffollamento delle carceri, e la drammatica situazione della giustizia. Con il messaggio alle Camere del Capo dello Stato questo tema è divenuto centrale e discusso negli ultimi giorni, soprattutto sui provvedimenti da adottare per una possibile soluzione
Grazie all'intervento del Segretario Generale Dott. Aldo DI Giacomo la Presidenza della Camera dei deputati inoltra lettere del Segretario Generale del Sindacato S.PP alla Commissione parlamentare competente.
Lettera di risposta:
Gentile dott. Di Giacomo,la Presidenza della Camera dei deputati ha ricevuto la sua lettera del 30 ottobre scorso e ne ha preso visione
La sorveglianza dinamica è stato uno degli argomenti discussi per il quale il Segretario Generale ha ribadito che la polizia penitenziaria dovrà essere messa nelle condizioni migliori affinché possa svolgere il proprio mandato, invitando il Dap a non dimenticare l'annoso problema della carenza organica degli uomini e delle donne del corpo