
Ad affermarlo è Aldo Di GIACOMO,
Segretario Generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria S.PP., in
riferimento alla brutale aggressione subita in data 14 settembre da un
poliziotto penitenziario in servizio presso il carcere di Aversa (CE): “ancora
una volta è bastato un futilissimo motivo per scatenare la violenta furia di un
detenuto di origini siciliane nei confronti di un Agente, reo, questo, di aver
voluto far rispettare le regole che devono disciplinare la vita detentiva
all’interno del carcere”.
Continua Di GIACOMO: “quanto sta accadendo nelle carceri
italiane è inaccettabile, il senso di impunità di cui sono forti i criminali ha superato ogni limite, da tempo, ormai,
gridiamo a gran voce che è necessario inasprire le pene per chi si macchi
di reati contro
coloro che SERVONO lo STATO, ma
purtroppo la politica è troppo impegnata a litigare per la gestione delle
poltrone restando
cieca di fronte al totale fallimento di un sistema, quello penitenziario, ormai al
collasso e privo di ogni regola, ed a pagarne le spese, purtroppo sono sempre i più deboli,
in questo caso i POLIZIOTTI PENITENZIARI, si proprio noi, e non come vorrebbe far credere qualche
ben pensate perbenista radical chic della politica, i detenuti. Il nostro Paese
purtroppo si preoccupa di istituzionalizzare una figura
come il garante dei detenuti e non
si preoccupa di garantire alle
vittime dei reati alcuna tutela, i
criminali vanno difesi mentre i
cittadini rispettosi delle Leggi vanno calpestati, ogni giorno, come calpestata è la memoria di chi è stato/a vittima di un reato.
Sempre più spesso mi chiedo, ma dove viviamo?
Era questo il paese per cui
milioni di Donne e Uomini hanno dato la loro vita nel fiore degli anni, era
questo il Paese che sognavano?
Io credo proprio di no e con me lo credono
tutti coloro che nonostante tutto ogni giorno
a costo di perdere la propria vita
lo9ttano per la difesa dei Diritti degli onesti.”
Aversa è solo l’ultimo degli episodi, quanti altri ancora ne
accadranno e quanti ne sono già accaduti nel silenzio più totale, lo STATO impari a tutelare le proprie Donne
ed i propri Uomini.