
“Mentre il Governo si appresta ad approvare norme che spalancano le celle del carcere ai grandi
evasori fiscali, noi continuiamo ad occuparci di quanti – personale e detenuti
– ci sono già in carcere e lo
facciamo riprendendo il tour tra gli
istituti di pena del Paese, nella prossima settimana, ripartendo da Poggioreale
il “simbolo” della più grave emergenza
del sistema penitenziario italiano degli ultimi trent'anni”. Ad
affermarlo è il segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria Aldo Di
Giacomo che aggiunge: “siamo in attesa di conoscere il dettaglio del
provvedimento anti-evasori che il Consiglio dei Ministri ha deciso la notte scorsa per misurarne la ricaduta sulla
popolazione carceraria destinata, sicuramente, a sfondare l'attuale tetto dei 60 mila reclusi. L'Italia,
concordano i grandi esperti, è prima in Europa per evasione fiscale. Quindi non
è facile prevedere l'arrivo di altre migliaia di detenuti. Tutto dipenderà dalla cosiddetta soglia di
evasione fiscale che verrà stabilità per far
scattare le manette. Non vogliamo entrare
nel dibattito tutto giuridico sulla cosiddetta legittimità o eccessivo
inasprimento di pene per reati finanziari. Ma non mettendo limiti alla fantasia
di questo Governo, come del resto è
già accaduto con i precedenti – continua il segretario del S.PP. - non sappiamo cosa si escogiterà questa volta, se dopo le celle per i 41
bis, che in verità per effetto della
recente sentenza del Corte di
Giustizia Europea rischiano di scomparire, e le “celle dell'amore” pensate
secondo la “filosofia buonista”, probabilmente
avremo presto le “celle degli evasori”. Di
fatto – afferma Di Giacomo – ci
prepariamo per ogni evenienza, compreso quella di ritrovarci in carcere chi non
paga le tasse, evade il fisco, esporta
capitali all'estero e fuori invece chi
commette atroci assassini, violenze
a donne, bambini, anziani che, difficilmente, finiscono in cella. Saremo dunque
il primo Paese in Europa per evasione fiscale ma siamo anche il primo – come
confermano i dati elaborati dal Criminal Justice Programme dell'Ue – per effetto di una verità incontestabile: negli
altri Paesi dell'Ue chi delinque finisce in galera. Da noi, al massimo, ai domiciliari”.