
Sappiamo bene che allo stato attuale
è impossibile procedere ad un’operazione di screening- tampone per tutti ma –
precisa Di Giacomo – come da giorni è stato deciso per medici ed operatori
sanitari, pare opportuno anche effettuarlo a tutti i colleghi entrati in
contatto con persone contagiate, in considerazione della crescente diffusione del
COVID-19 nelle carceri italiane soprattutto tra gli operatori penitenziari, con
il rischio che gli stessi diventino untori per la popolazione carceraria.
Chiediamo pertanto al Ministro di dare disposizioni immediate, inequivocabili e
subito applicabili, nelle quali si chiarisca che i poliziotti che hanno avuto
contatto con persone affette da virus siano sottoposte immediatamente a tampone
anche in assenza di sintomi. La mancata celere introduzione di detta norma
potrebbe arrecare grave pregiudizio alla salute dei poliziotti e delle loro
famiglie ma soprattutto esporrebbe l’intera popolazione detenuta ad un
altissimo rischio contagio con conseguenze nefaste. Questa misura è resa ancor
più necessaria visto lo scarseggiare delle mascherine e la loro inutilità nella
maggior parte dei casi di contrasto reale al virus.
Il Sindacato Polizia Penitenzia,
inoltre, non rinuncia a continuare a sollecitare l’Amministrazione
Penitenziaria, le Regioni, i Dipartimenti Regionali di Protezione Civile e le
Aziende Sanitarie Locali ad intervenire con urgenza perché il protocollo
sicurezza sul lavoro trovi completa attuazione nelle carceri e non solo fuori.