
Intanto si metta fine alla spettacolarizzazione dei fatti del carcere di Santa Maria Capua Vetere che non è di alcuna utilità e tanto meno per la tutela della dignità di agenti e detenuti che resta la cosa più importante da fare. Noi non vogliamo che nulla sia nascosto ma spetta ai magistrati che conducono l’inchiesta visionare il materiale video diventato uno scoop giornalistico e ripetiamo che è nostro obiettivo quello di garantire che i colleghi in carcere o colpiti da provvedimenti giudiziari possano difendersi come qualunque cittadino italiano, rifuggendo da gogna e giudizi sommari.
Riconosciamo l’equilibrio del Ministro Cartabia che senza cedere di un millimetro alla necessaria fermezza – dice il segretario S.PP. – ha nuovamente voluto evidenziare l’alta funzione assegnata al corpo di polizia penitenziaria, “sempre in prima fila nella fondamentale missione, svolta ogni giorno con dedizione da migliaia di agenti, di contribuire alla rieducazione del condannato”. Sono parole che sostengono il nostro rinnovato impegnoperché se il sistema carcerario non funziona nel nostro Paese non è certo a causa di rivolte di detenuti o di fatti come quelli di Santa Maria Capua Vetere che sono solo la spia di un profondo malessere che ha antiche motivazioni chiaramente individuabili.