
Di Giacomo continua: “affidare la gestione per l’emergenza
sanitaria derivante dal coronavirus nelle carceri italiane a strutture come lo
Spallanzani, il Cotugno ed il San Raffaele, solo per fare degli esempi, le
quali potrebbero dettare le linee guida per cercare di evitare una catastrofe
sanitaria oramai certa. L’amministrazione penitenziaria ha dimostrato di
non avere nessuna capacità gestionale per l’emergenza COVID-19 negli
istituti penitenziari italiani ed ormai il sistema sta per implodere. Le
indicazioni date dallo Spallanzani sono utili per tutti i casi simili che si
sono verificati e che si verificheranno nelle carceri italiane. Nelle immediate
vicinanze dell’infermeria vi è la sezione “orchidea” dove
lavorano le detenute dell’intera struttura carceraria e il reparto con
le mamme con otto bambini. Questo accentua ulteriormente le preoccupazioni per
il propagarsi del virus all’interno dell’istituto e soprattutto
per la salute di mamme-detenute e bambini”.
Proprio ieri avevo scritto al Presidente della Regione Lazio ed
alla Protezione Civile per evidenziare la mancanza e l’inadeguatezza dei
DPI e la richiesta di tamponi per tutto il personale penitenziario, conclude Di
Giacomo.