
– aggiunge – che per i capi delle organizzazioni criminali è una
consuetudine diffusa impartire ordini con i telefonini, mentre si è rivelato un
autentico flop il programma per dotare almeno un primo numero di carceri di
strumentazioni tecniche idonee a rilevare la presenza nelle celle di
telefonini. Ebbene, dopo l'annuncio si sono perse le tracce”. «La politica, il
Parlamento e il Ministro di Grazia e Giustizia - continua - aprano gli occhi e
si rendano conto che la situazione di illegalità e non sicurezza nel carcere,
dovuta principalmente a responsabilità politiche, si ripercuote direttamente e
pesantemente sui cittadini fuori dal carcere, perché la situazione sempre più
difficile dei nostri istituti di pena è la cartina al tornasole
dell’insicurezza fuori e nelle città». Di Giacomo – impegnato in un tour tra gli
istituti penitenziari delle principali città e nello sciopero della fame giunto
al dodicesimo giorno per accendere l'attenzione di Parlamento e politica
sull'emergenza del sistema carcerario e sulla sicurezza dei cittadini – dopo la
tappa del tour a Foggia nella scorsa settimana annuncia che tornerà presto in
Puglia.
Il segretario del S.PP. sta pagando in prima persona l'esposizione
contro la criminalità: dopo il pacco bomba fatto
recapitare nella sua abitazione, lettere
e mail dai toni chiaramente di intimidazione ed altro, ha ricevuto
sempre a casa sua una lettera contenente
due proiettili di arma da fuoco e un messaggio di minacce dirette a lui e alla
sua famiglia. Ma – sottolinea - non mi lascio intimorire come dimostrano le
prime azioni di protesta a cui
faranno seguito altre più clamorose sino al sit-in davanti al Parlamento organizzato nella prossima settimana. Ad
incoraggiarmi sono già oltre 8 mila i messaggi di solidarietà e sostegno
arrivati nel giro di pochi giorni.
Se lo Stato ha ammainato
bandiera bianca e delegato il controllo degli istituti penitenziari ai capi clan, ed intende avviare l'operazione
“liberi tutti”, almeno noi non ci
rassegniamo affatto, siamo e saremo a
tutela della legalità, dell'autentica giustizia, della sicurezza dei cittadini”.