12 novembre 2022 Aldo Di Giacomo: Agente penitenziario suicida a Siracusa, il quinto dall’inizio dell’anno, 61 i suicidi in divisa (tutti i corpi).

Attività, Editoriale Aldo Di Giacomo

Il suicidio a Siracusa dell’agente penitenziario, il quinto di quest’anno, è sempre difficile e doloroso da commentare ma, per chi ha responsabilità di rappresentanza sindacale, è soprattutto una nuova e doverosa occasione per interrogarsi sulle motivazioni e per riaccendere l’attenzione sulle condizioni di lavoro del personale penitenziario sempre più segnate da turni estenuanti anche per la carenza di personale e da stress determinato dalle continue aggressioni da parte di detenuti.

Ad affermarlo è il segretario generale del S.PP., Aldo Di Giacomo, per il quale diventa indispensabile indagare motivi e cause di un suicidio avvenuto a poche ore da una cena con colleghi senza che nessuno abbia colto alcun segnale.

Secondo l’Osservatorio Suicidi in Divisa in questi primi dieci mesi dell’anno sono 61 i suicidi; l’anno scorso erano stati 57, nel 2020 sei in meno e l’anno prima ben 69. In dettaglio nel 2022 così suddivisi: 12 carabinieri (di cui 5 carabinieri forestali); 7 nella Guardia di finanza; 3 dell’Esercito; 5 della Polizia penitenziaria (più un tentativo di suicidio); 21 della Polizia di Stato, di cui uno da poco in pensione (più 3 tentativi di suicidio); 5 della Polizia locale; 4 guardie giurate; 2 Vigili del fuoco; 1 dell’Aeronautica militare. Il carcere paga il prezzo più alto di vite umane aggiungendo i 76 suicidi di detenuti, numeri mai così alti sinora.

Ma i “freddi numeri” – aggiunge Di Giacomo – non danno l’idea precisa del dramma umano che vive chi arriva alla scelta di togliersi la vita.

Significativo, in quanto buona base di partenza, è il parere di chi ha curato lo studio per l’Osservatorio: “I fattori patologici sono riconducibili ad alcune gravi e anacronistiche storture presenti nel mondo militare e delle forze di polizia: trasferimenti di sede, giudizi caratteristici, sanzioni disciplinari e benemerenze.

È indubbio quanto la dimensione del benessere/malessere individuale sia fortemente legata al contesto lavorativo nel quale i militari si trovano inseriti, e la percezione di tale dimensione è strettamente correlata alle dinamiche interattive e relazionali, ai conflitti emotivi che ne possono scaturire. I conflitti emotivi e sociali in ambienti di lavoro sono segni del tentativo dell’individuo di far fronte a una situazione di disagio psicologico e interpersonale”.

Dunque non può che crescere la nostra preoccupazione specie per alcuni fattori tra i quali l’età media alta, organici ridotti, turni massacranti, le sanzioni e i provvedimenti disciplinari.

Il numero dei “suicidi in divisa” segna un incremento allarmante.

Quello che si può e si deve fare e lo chiediamo al nuovo Ministro e al nuovo Parlamento è predisporre misure ed azioni, anche in campo di assistenza socio-sanitaria e psicologica, per rendere il lavoro degli uomini e delle donne in divisa prima di tutto più sicuro e meno stressante.

Il Segretario Generale

Dott. Aldo Di Giacomo

Dott. Aldo Di Giacomo

Carissimi Colleghi, da oggi chiunque voglia parlare con il Segretario Generale S.PP. Aldo DI GIACOMO può “incontrarlo” attraverso videochiamata WhatsApp per trattare argomenti a carattere personale e/o tematiche collettive.

Per poter fissare un incontro chiamare al numero 3398085556 o inviare un messaggio WhatsApp.

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