Continuano gli eventi critici che coinvolgono le carceri italiane, è di oggi 20.05.2021 la notizia che presso la Casa di Reclusione di Vigevano tre Poliziotti sono dovuti ricorrere, a seguito di una aggressione perpetrata in loro danno da un detenuto, alle cure del locale pronto soccorso.
La cosa grave è che lo stesso detenuto si era già reso autore di atti destabilizzanti l’ordine e la disciplina ponendo in essere tentate azioni violente tanto nei confronti del personale quanto nei confronti di altri ristretti, ma nei suoi confronti non sono state adottate particolari misure tanto che gli è stato consentito di permanere in un reparto detentivo a regime aperto e le nefaste conseguenze non hanno tardato ad arrivare.
Aldo Di Giacomo, Segretario Generale del Sindacato Polizia Penitenziaria “S.PP.” afferma: “Ciò che sta’ accedendo nelle carceri del nostro Paese è inaccettabile e dimostra che le politiche gestionali volute dai vertici dell’Amministrazione negli ultimi anni sono state fallimentari.
Ciò che più ci indigna è la testarda volontà ideologica di portare avanti scelte che si sono mostrate fallimentari e dannose per il sistema penitenziario, che hanno permesso di far diventare dei servitori dello Stato, i Poliziotti Penitenziari, carne da macello ed ultimo baluardo di legalità all’interno delle carceri, sempre più isolati ed abbandonati ad un triste destino. In questi ultimi anni, tanto il mondo della politica quanto i vertici dell’amministrazione penitenziaria hanno mostrato la totale inadeguatezza nella gestione delle carceri, adottando sempre più la c.d. politica dello struzzo, rifiutandosi di guardare in faccia alla realtà, fingendo sempre che tutto andasse bene, facendo finta di non accorgersi che il castello di sabbia che stavano cercando di costruire, di giorno in giorno si sgretolava nella più totale indifferenza delle Istituzioni.
Noi del Sindacato Polizia Penitenziaria “S.PP.”, continua Di Giacomo, non ci siamo mai nascosti, abbiamo sempre denunciato le inefficienze del sistema, abbiamo manifestato ad ogni livello il nostro disappunto ed il nostro sdegno, giungendo sino al Presidente della Repubblica, purtroppo, e lo diciamo con rabbia e non con rassegnazione, nulla si muove.
Situazioni come quella accaduta a Vigevano sono davvero inaccettabili.
Ai colleghi vittime della vile aggressione ed alle loro famiglie va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, ricordando che all’indignazione da molti manifestata devono seguire però dei fatti concreti, fatti che noi continueremo a porre in atto mediante le nostre continue manifestazioni di protesta e denuncia, al fine di indurre il mondo politico e i vertici dell’amministrazione ad un radicale cambio di tendenza in materia di gestione del sistema penitenziario, che deve porre al centro degli interessi non solo i detenuti ma soprattutto chi il sistema lo sorregge LA POLIZIA PENITENZIARIA.
La nostra speranza è quella che il nuovo Governo e con esso la nuova Ministra della Giustizia pongano al centro del dibattito politico la questione carceri e davvero facciano in modo che le tutele per i Poliziotti Penitenziari possano diventare priorità per quella che sarà l’azione politica, unitamente alla previsione di maggiori pene per tutti coloro che, sin ora impuniti, si permettono di aggredire chi rappresenta lo Stato.