“Due suicidi di detenuti – il primo a Terni e il secondo a Siracusa – in un giorno. Adesso basta. I partiti troppo affaccendati nella campagna elettorale dedichino almeno un minuto all’emergenza strage nelle carceri e alla gravissima situazione del sistema penitenziario che coinvolge la vita dei detenuti e del personale tutto”.
A sostenerlo è il segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo che aggiunge: “lo sciopero della fame che ho iniziato la scorsa settimana insieme al tour tra le carceri italiane è ormai l’ultima possibilità per riaccendere l’attenzione sul fenomeno dei suicidi, la spia estrema del profondo malessere che vive la popolazione carceraria.
Si pensi solo come testimonia l’ultimo suicidio a Siracusa che l’età media è notevolmente abbassata con un numero sempre maggiore di giovani.
Non vogliamo più tenere ed aggiornare il conto delle vittime e non possiamo più aspettare che task force e circolari del DAP producano qualcosa in termini di prevenzione.
È troppo facile – continua Di Giacomo – il classico ‘scarica barile’ delle responsabilità pur sapendo che né provveditori né direttori dispongono di risorse umane (psichiatri, psicologi) e finanziarie, strumenti e strutture per intervenire.
Così come è troppo facile, come fa il capo del DAP il Capo del Dap invitare i provveditori a garantire una particolare attenzione alla formazione specifica del personale, attraverso cicli di incontri a livello centrale e locale, destinati a tutti gli attori del processo di presa in carico dei detenuti.
In questa campagna elettorale è questo un tema che si è imposto con forza.
Vogliamo risposte per l’emergenza senza dover aspettare il nuovo Parlamento e il nuovo Governo. Questa strage silenziosa deve finire con misure e azioni concreti”.