Il fenomeno dei «furti in villa» è in «costante aumento in Italia», ed è necessario modificare il codice penale, aumentando la possibilità di legittima difesa dei proprietari delle abitazioni, «senza incorrere nell’eccesso colposo», e le pene previste per i rapinatori. E’ quanto previsto in una proposta di legge d’iniziativa popolare sulla «modifica delle norme disciplinati: violazione di domicilio e legittima difesa», per la quale sono state già raccolte circa due milioni di firme in tutta Italia. La proposta di legge è stata illustrata ieri, a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, dal segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria (Spp), Aldo Di Giacomo, e dal segretario lucano dell’Idv, Angelo Rosella. Di Giacomo ha spiegato di aver iniziato uno sciopero della fame da otto giorni, per chiedere «alla politica di sbloccare il testo, fermo in Parlamento nonostante l’elevato numero di firme allegate alla proposta» che avrebbe come effetto anche quello di «evitare il rischio di alimentare la cultura dello ‘sceriffo fai da tè cavalcato da forze politiche estremiste». Nella proposta si prevede una modifica agli articoli 614 e 55 del codice penale, con l’aumento delle pene previste fino a sei anni di reclusione, l’abolizione del diritto di risarcimento per le persone che si sono introdotte in un’abitazione, e l’eliminazione dell’eccesso colposo se la condotta è diretta “alla salvaguardia dell’incolumità o dei beni». E’ necessario «dare risposte ai cittadini – ha detto Rosella – perché la problematica è fortemente sentita in tutto il Paese». In una nota diffusa dall’Idv nazionale è sottolineato che «la Basilicata ha totalizzato 3.848 firme in sostegno alla proposta di legge popolare dell’Italia dei Valori che intende rafforzare la legittima difesa, depositata in Cassazione e già registrata dal Senato della Repubblica e 3.508 solo a Potenza. Queste sono quelle che abbiamo ad oggi già consegnato in Senato ma ne continuano ad arrivare giorno dopo giorno collegandosi al sito dell’Italia dei valori dove è presente un banner con le autocertificazioni». L’Idv, «lodando il lavoro effettuato dal segretario regionale Angelo Rosella e l’impegno profuso», ha specificato che «la nostra proposta vuole consentire a chi è aggredito nella propria abitazione, o nel proprio negozio, di difendersi come può. In più, puntiamo ad eliminare la circostanza che vede la possibilità per il ladro di poter citare per danni l’aggredito, un vero cortocircuito normativo. Noi vogliamo difendere le persone oneste e mandare in galera i delinquenti».