Lโattenzione nelle carceri italiane per il rischio di radicalizzazione islamica deve essere massima. I segnali che provengono dalla situazione internazionale e dalle carceri europee impongono la massima attenzione che lโamministrazione penitenziaria ed il governo sottovalutano. Ad oggi sono meno di dieci i poliziotti che parlano arabo ed ancora di meno quelli che hanno frequentato corsi per capire i segnali di questo fenomeno nei nostri istituti penitenziari. Cosรฌ Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato polizia penitenziaria, giunto oggi al quarto giorno di protesta (ad oltranza) a Roma davanti la Camera dei Deputati, incatenato a โtestimonianzaโ delle โcateneโ che legano chi โsi batte per affermare nei fatti la legalitร e la sicurezza nelle celle e fuori di esseโ. Non si sottovaluti โ aggiunge โ che ogni giorno una media di 12 poliziotti penitenziari รจ costretta a far ricorso alle cure dei diversi nosocomi della Repubblica in seguito alle violenze subite, tenuto conto che in carcere ci sono semplici ambulatori senza medici ed attrezzature e per esprimere la necessitร di Sportelli di Aiuto Psicologico negli ultimi mesi sono stati 65 i suicidi di detenuti in carcere e 8 di personale penitenziario. Continuiamo perciรฒ a rivendicare dal Parlamento, dal Dap, dal Ministero Grazia e Giustizia e dal Governo lโattenzione dovuta sullโemergenza quotidiana che vivono i nostri colleghi. Nelle carceri comandano i boss e capi clan con il rischio sempre piรน alto di radicalizzazione di islamisti potenziali terroristi come del reclutamento in cella di nuovi affiliati alla mafia nigeriana. Ecco perchรฉ dopo oltre sei mesi dallโavvio della campagna โNoi le vittime Loro i Carneficiโ, un tour che ci ha portato in decine di tappe a manifestare davanti numerose carceri del Paese per la dignitร del personale penitenziario e per la sicurezza dei cittadini, abbiamo deciso di portare la protesta davanti la Camera dei Deputati. Non possiamo piรน tollerare la confusione tra carnefici e vittime, nella convinzione che la certezza della pena non puรฒ essere solo un buon auspicio: la gente โ la vittima – รจ stanca di vedere dopo poche settimane dallโarresto il malvivente-carnefice che gira davanti casa propria. Di Giacomo riferisce che i sempre piรน numerosi messaggi ed attestati che ci giungono da cittadini di ogni parte dโItalia a sostegno della nostra azione come della nostra proposta di legge di iniziativa popolare per la legittima difesa โ per la quale abbiamo raccolto oltre 900 mila firme โ ci incoraggiano a proseguire nella battaglia di tutela della dignitร degli agenti che giร si pagano il vestiario nuovo e persino il posto-branda e da tempo mangiano con il cibo portato da casa perchรฉ non ci sono piรน soldi per le mense.
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