“La spettacolarizzazione con la quale è avvenuta la notifica, e ricordo a tutti, che è un atto a tutela di chi la riceve, la dice lunga. Questo è un altro tassello di quel piano di destabilizzazione del sistema carcerario e delle carceri italiane in cui la polizia penitenziaria ne esce con le ossa rotte”.
Così il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria S.P.P, Aldo Di Giacomo, all’esterno del carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano, dove questa mattina i carabinieri hanno notificato diversi avvisi di garanzia ai poliziotti penitenziari per presunti pestaggi avvenuti lo scorso 6 aprile.
Per Di Giacomo “evidentemente c’è bisogno di un’inversione di marcia.
Adesso ci aspettiamo da Tartaglia (Vice Capo del Dap) che incontro domani alle 3 e dal capo dell’amministrazione penitenziaria, un segnale forte.
Se questo segnale non arriverà in favore della polizia penitenziaria, significa che è contro la polizia penitenziaria e chi è contro di loro, lo è anche contro di noi e non potrà succedere nulla altro che guerra totale” conclude.